Beosound A5
Potente altoparlante portatile
- Dark Oak
- Nordic Weave
- Spaced Aluminium
CHF 1’400
Pioggia a Struer questa mattina. Un freddo pungente incombe sulla piccola città, ma nell’officina del legno, nota semplicemente come No. 22, la giornata è già iniziata. Entriamo.
Step 1
Materie prime
Qui, tra il ronzio delle seghe e il dolce profumo della segatura, vengono effettuati i primi tagli. All’interno l’aria è diversa, secca e frizzante, calibrata con cura. File di legname rivestono le pareti e gli scaffali. Quercia e frassino europei. Noce americano.
Ogni pezzo proviene da partner di lunga data come Davinde Sawmill, un fornitore locale. Una volta, un sicomoro proveniente dai giardini di Versailles è arrivato al No. 22 grazie a Davinde.
Un albero che ha vissuto l’apice della monarchia francese e la sua caduta, ora vivrà per sempre sotto forma di opera d’arte unica. Questa è solo una delle tante storie; da qui inizia il processo
e più tardi parleremo di come prende forma.
Step 2
Elaborazione
In questo laboratorio non c’è produzione, solo creazione. Prototipi, commissioni su misura e persino progetti per negozi. Ogni tavola, lastra e trave è scelta per il suo scopo. Lamelle lunghe e delicate? Si adattano bene a legni duri come il rovere e il noce. Curve morbide e flessibili? Legni più elastici, come il frassino o il faggio, sono quello che serve.
Il legno viene poi tagliato a misura e modellato. Al centro della stanza si trova una grande macchina dall’aspetto futuristico. Si tratta di un’unità CNC che modella il legno con una precisione impensabile, utilizzata anche nella realizzazione di parti di aeroplani. Ma anche una macchina come questa può arrivare solo fino a un certo punto, e da qui in poi ci pensano mani esperte.
Segue un ritmo incessante tra rasatura, levigatura e piallatura del legno. Le dita callose scorrono costantemente sulla superficie per valutare la levigatezza. Presto questo pezzo di legno troverà la sua nuova forma. Ma prima che ciò avvenga, ha bisogno di essere nutrito.
Step 3
Oliatura
L’oliatura è il momento in cui il legno prende veramente vita. Quando un pezzo di quercia europea riceve il suo nutrimento, rivela una luminosità simile al miele mentre le venature risaltano appieno. Ogni pezzo viene trattato a mano, con spugna e panno di cotone, ma a volte è necessaria la precisione di una macchina.
Lo protegge dal grasso e dalle macchie, mettendone in evidenza le venature naturali. A volte il progetto ha bisogno di una finitura naturale e oliata, altre volte, invece, ha bisogno di una laccatura, di vernice o di una mordenzatura. Il trattamento non deve fermarsi qui, ma inizia sempre qui. Per molti versi si tratta di un processo semplice e antico, ma affinato e portato a nuovi livelli nel corso di molti anni.
Step 4
Garanzia di qualità
Il controllo della qualità avviene in ogni fase, non solo alla fine del processo. Dalla selezione alla sagomatura, dalla levigatura all’oliatura, le mani e gli occhi esperti del team monitorano costantemente il legno.
Questa diligenza garantisce che ogni opera che esce dal No. 22 non soddisfi solo gli standard tecnici. Deve infatti superare il test definitivo: l’occhio umano. Nessuna macchina comprende l’estetica o gli obiettivi di design come gli artigiani. Qui non ci sono solo parametri tecnici; le venature devono scorrere al punto giusto, la superficie deve essere liscia al tatto. E poi, quando alla fine ogni dettaglio soddisfa questi elevati standard autoimposti, si procede.
Ti presentiamo Søren, il nostro maestro del legno
Søren Astrup lavora in Bang & Olufsen da dieci anni, ma la sua passione per il legno è iniziato molto prima. “Quando avevo forse otto anni, i miei genitori mi fecero un regalo: una pila di assi, un martello, una sega e dei chiodi. Un paio di giorni dopo, dopo aver realizzato i miei primi piccoli progetti, non vedevo l’ora di farne ancora altri”, racconta ridendo.
Alla domanda se c’è un momento particolare del suo periodo in B&O che si distingue, Søren si prende un attimo per pensare mentre con la mano toglie un po’ di segatura dai pantaloni.“Quando è arrivata la nostra macchina CNC”, dice, camminando verso la stanza che ospita questa tecnologica sega dall’aspetto futuristico dotata di un grande schermo touch-screen, “ho dovuto fare una settimana di formazione per poterla usare. Ha cinque assi, il che significa che ci permette di modellare il legno in modi che non avevamo mai immaginato prima”, racconta Søren.
Ora, in qualità di responsabile del laboratorio, supervisiona i progetti in legno che passano per il No. 22 e i relativi prodotti artigianali. “Non è un compito da poco! Questo posto è un laboratorio ma al contempo anche un’officina”. Asciugandosi le mani con un asciugamano, prosegue: “Mi sento molto privilegiato, perché posso sperimentare ogni giorno nuove tecniche e differenti tipi di legno. Il team passa le giornate alla ricerca di nuovi approcci a un mestiere molto antico”.
“Faccio cose belle utilizzando cose belle. Non si lavora il legno, si lavora con il legno. E quando questo rapporto funziona, è pura magia”.
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