Discussione
La progettazione come lavoro di squadra
Unisciti a noi in una conversazione tra un concept developer, un ingegnere acustico e un responsabile della progettazione tecnica sul processo di creazione di un prodotto nuovo e del tutto innovativo.
Tutto comincia con l’architettura
“Cominciamo sempre osservando l’architettura”, afferma Kresten Bjørn Krab-Bjerre quando descrive la nascita di un design di Bang & Olufsen, “e ci serve come preparazione prima dell’intervento dei designer. Abbiamo idee generali sul tipo di componenti necessari per un determinato prodotto, e quando si tratta di diffusori gli esperti possono avere esigenze specifiche. Con Beolab 50, ad esempio, il posizionamento dei diffusori era stato deciso prima che i designer lo mettessero sulla carta. E a volte un processo di design prevede condizioni fisse”. Kresten Bjørn Krab-Bjerre è un concept developer, parte del team che porta un prodotto dalle prime idee alla nascita, e gestisce tutte le aspettative e i contributi delle persone coinvolte in questo processo. “La forma segue la funzione, come si dice in azienda”, spiega Søren Jørgensen, “e quando gran parte dell’hardware è già stata selezionata, come nel caso di Beolab 50, la funzione spinge la forma in una certa direzione”.
Søren Jørgensen è il responsabile tecnico del progetto ed è la persona che gestisce tutti gli aspetti tecnici della fase di creazione del prodotto. “Abbiamo definito un indicatore per Beolab 50: le sue prestazioni dovevano essere superiori a quelle di Beolab 5, il diffusore che avrebbe sostituito nel portfolio, e avrebbe dovuto inoltre sbalordire la concorrenza”, afferma Jakob Dyreby. “E questo ha avuto conseguenze ben precise sulla forma e le dimensioni”. Avevamo bisogno di una certa quantità di spazio per spostare l’aria all'interno del cabinet e anche di spazio per poter spostare le unità dei diffusori e quindi le scelte iniziali sul concept hanno contribuito a orientare i designer”. Jakob Dyreby è un ingegnere acustico e responsabile delle prestazioni sonore dei prodotti. La collaborazione è fondamentale quando design e tecnologia si uniscono. Abbiamo riunito il concept developer, l’ingegnere meccanico e l’esperto acustico di Beolab 50 per parlare del processo collaborativo di design che caratterizza Bang & Olufsen. Perché, contrariamente a quanto si crede, i progetti che escono da Struer non sono l’opera di una sola persona, ma piuttosto il risultato di un impegno comune da parte di un team di esperti in diversi settori.
Come già detto, il processo di design inizia prestando attenzione all’architettura, ma prima ancora di arrivare a quel punto c’è una fase concettuale dove vengono poste le basi. Kresten Bjørn Krab-Bjerre lo paragona allo shopping. “Gran parte della creazione di un prodotto è come fissare il budget per lo shopping”, spiega. “Ci sono gli scaffali con le cose di prima necessità e quelli con le caramelle e altre tentazioni. E se scegli il gelato grande vuol dire che avrai solo un pezzettino di cioccolato, quindi prendiamo sempre in considerazione scenari diversi. Se prendiamo un grande basso e un paio di midrange, possiamo fare di più con il design e se scegliamo un altro amplificatore possiamo fare qualcosa di completamente diverso con i materiali. Sono queste le scelte che mettono in moto le cose”. Jakob Dyreby e Søren Jørgensen annuiscono d'accordo con il collega e uno di loro aggiunge che le informazioni sul concept che utilizzano sono molto chiare, quasi intransigenti all'inizio, ma lungo il percorso succede qualcosa. “Non appena un prodotto comincia a prendere forma, ti ci affezioni sempre di più”, afferma Kresten Bjørn Krab-Bjerre con un grande sorriso, “ed è necessario tenere sotto controllo i sentimenti e non discostarsi dal concept iniziale, naturalmente”. “Il motivo per cui siamo qui (in Bang Olufsen) è perché siamo entusiasti di quello che facciamo. E devo ammettere che, per una volta nella vita, ci siamo fatti prendere la mano”. Quando Kresten Bjørn Krab-Bjerre descrive l’atmosfera dell’azienda scoppia una grande risata. “Ma mettiamo sempre i consumatori al primo posto”, aggiunge. “Se il progetto complessivo è attraente per il consumatore, lo realizziamo”.
“La magia avviene nell’incontro tra il design, l’acustica e l’intera filosofia che si cela dietro alla meccanica, all’hardware e al software”.
Jacob Dyreby
Ingegnere acustico
Come fare per soddisfare e superare le aspettative
“Quando le persone acquistano un diffusore Bang & Olufsen dobbiamo soddisfare alcune aspettative principali”, afferma Søren Jørgensen. “I materiali e la lavorazione devono essere ai massimi livelli; e se c’è anche un bel movimento, non guasta”. Sorride, lasciando la parola a Jakob Dyreby: “Sotto il profilo acustico dobbiamo creare il prodotto migliore in assoluto, ma questo l’abbiamo sempre fatto, quindi non parliamo tanto di questo aspetto. Ma forse dovremmo”, aggiunge pensoso. In altre parole, per ogni prodotto Bang & Olufsen esistono tre caratteristiche imprescindibili: le qualità obbligatorie, le qualità attese e quelle di posizionamento. Le qualità obbligatorie sono i requisiti di legge, le qualità attese rappresentano quello che ci si aspetta di trovare in un prodotto con questo prezzo, per esempio la qualità dell’audio, il livello di lavorazione e il customer service. L’ultimo attributo, ma forse il più importante, è la qualità di posizionamento che, nel caso di Beolab 50, è l'effetto clamoroso ottenuto quando la lente acustica appare e apre delicatamente le ali. “Le qualità di posizionamento possono contribuire a chiudere una vendita. Dopo quel piccolo istante di magia, i clienti sentono di non poter vivere senza il prodotto”, afferma Kresten Bjørn Krab-Bjerre fiducioso, mentre dimostra il movimento coreografico della lente.
“Nel posizionamento non si può non menzionare la qualità audio di Beolab 50" Jakob Dyreby aggiunge: “Siamo a livelli molto alti qui, e sfruttiamo davvero le conoscenze ricavate con il nostro fiore all’occhiello, Beolab 90. In termini di potenza, chiarezza e precisione, ci siamo, e il posizionamento intelligente delle unità del diffusore ci ha consentito di creare un fantastico controllo della direttività”. Il trucco è riuscire a inserire tutte le parti nel cabinet, disperdere il calore e spostare l’aria, e questo è il compito di Søren Jørgensen. “È un immenso puzzle. Bisogna prendere in considerazione anche i cablaggi e il montaggio, quindi un processo di design implica molte prove e prototipi. Ogni azione si traduce in una reazione, è un lavoro di gruppo molto interessante. Ogni reparto partecipa alla creazione del prodotto”. “Ogni decisione ha un impatto anche sull'audio”, afferma Jakob Dyreby, “e questo significa che poi noi del reparto acustico dobbiamo fare delle prove. Beolab 90 per fortuna ci ha insegnato tante cose che possiamo utilizzare. Queste cose non ci hanno solo consentito di risparmiare tempo, ma hanno portato alla realizzazione di un prodotto di livello superiore”. “Con Beolab 90 e Beolab 50 abbiamo arricchito le nostre conoscenze relative al comportamento e all’influenza dell’audio in una stanza”, afferma Kresten Bjørn Krab-Bjerre , “e queste capacità si riflettono ora anche nei nostri diffusori flessibili, Beosound 1 e Beosound 2, e continueremo a vedere la tecnologia evolversi in tutto il nostro portafoglio prodotti”.
L’animo di Bang & Olufsen
La collaborazione è la chiave per il successo
“La magia avviene nell’incontro tra il design, l’acustica e l’intera filosofia che si cela dietro alla meccanica, all’hardware e al software”, afferma Jakob Dyreby.
“La chiave del nostro successo è senza dubbio il modo in cui collaboriamo”, spiega Kresten Bjørn Krab-Bjerre . “Lavoriamo in team con una visione comune e condivisa del nostro obiettivo. Ci sediamo intorno a un tavolo pronti ad aiutarci. Se l’esperto acustico ha un problema, i ragazzi del concept development e della meccanica cercano di dare una mano e viceversa. Non è mai un solo reparto a dominare gli altri, tutto si crea insieme”. “Sono l’animo speciale e il modo di lavorare insieme a distinguere Bang & Olufsen”, afferma Kresten Bjørn Krab-Bjerre. “Cerchiamo di migliorare costantemente e di controllare sempre i dettagli, e poiché utilizziamo competenze molto diverse per rispondere alle domande, siamo in grado di fare meglio di quanto si potrebbe ottenere separatamente. Mi sento infatti di dire che si potrebbe eliminare il logo da ogni prodotto Bang & Olufsen e la gente sarebbe comunque in grado di identificare quelli fabbricati da noi. I prodotti riflettono la passione delle persone, qui”.
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